Francesca Rescigno
Professore di Diritto Pubblico
Università di Bologna
CANDIDATA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2014 NELLE LISTE DI FORZA ITALIA PER IL COLLEGIO NORD-EST
www.nelcuore.org – www.iovotoconilcuore.org
ELEZIONI EUROPEE 2014
Per una Europa dalla parte degli animali
PUNTI PROGRAMMATICI DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE PER LE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO
INTRODUZIONE L'ultimo decennio ha visto una crescita costante nei cittadini della preoccupazione per la tutela degli animali. L’82% dei cittadini europei afferma di essere d’accordo che sia un dovere proteggere i diritti degli animali, qualunque siano i costi. (fonte: Eurobarometro 225,Giugno 2005, p.26). La legislazione comunitaria ha seguìto questa evoluzione, ed alcuni importanti miglioramenti sono stati raggiunti. Il box individuale per i vitelli a carne bianca è stato vietato in tutta l'Unione europea dal 2007 e le gabbie di batteria per le galline ovaiole sono vietate dal 2012. I test cosmetici sugli animali sono stati aboliti ed è stato introdotto il bando europeo alla commercializzazione nella UE di prodotti cosmetici testati. E’ vietato commercializzare le pelli di cane e gatto e le pelli di foca. Nel 1999 l'UE ha dato un nuovo status di animali come "esseri senzienti" in un protocollo allegato al trattato di Amsterdam, riconoscendoli come creature in grado di provare dolore e sofferenza, non più semplice merce. Questo principio è stato promosso nel Trattato di Lisbona, nell’articolo 13 imponendo al legislatore comunitario di tenere pienamente in considerazione il benessere degli animali nel processo di formazione delle norme UE. Questa importante conquista tuttavia, non trova ancora adeguata applicazione da parte delle Istituzioni UE e l’attenzione dei gruppi politici e degli eletti al Parlamento Europeo deve trovare nella nuova legislatura un importante ciclo applicativo e di conseguimento di nuovi traguardi. Invitiamo le forze politiche e i candidati alle elezioni del Parlamento europeo a sottoscrivere precisi impegni di legislatura. Il Parlamento europeo promuove da molti anni una maggiore tutela degli animali ed il suo ruolo in questo settore si è notevolmente rafforzato con l’entrata in vigore del nuovo Trattato di Lisbona che allarga le prerogative del Parlamento nella co-decisione con il Consiglio.
1 - UN' EUROPA CON PIU’ STRUMENTI PER GLI ANIMALI
a) Chiediamo che il Parlamento sia attivo nel dare piena applicazione al riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”, facendo pesare questo principio generale nel processo di formazione delle norme della UE.
b) Chiediamo che i nuovi membri eletti si impegnino per rafforzare l’Ufficio Veterinario della Commissione al fine di garantire un ruolo di controllo e stimolo agli Stati membri e che vi sia un chiaro impegno affinché le persone di responsabilità nelle istituzioni europee vengano scelte anche per dare concreto cambiamento per gli animali.
2 - PER UNA EUROPA CHE PROTEGGA CANI E GATTI E VIETI L’UCCISIONE DEI RANDAGI
La tutela degli animali da compagnia non ha ancora una vera legge Europea.Stati membri uccidono indiscriminatamente gli animali randagi, al tempo stesso Stati membri alimentano commerci illegali di centinaia di migliaia di cuccioli con tassi di mortalità gravissimi, rischi sanitari, operando veri e propri maltrattamenti. L’Italia già nel 1991 ha introdotto una legge no kill per combattere il randagismo introducendo la sterilizzazione obbligatoria di cani e gatti randagi e la promozione della loro adozione e nel 2010 ha indicato la strada alla UE in materia di traffico di cuccioli con una legge innovativa ed avanzata di repressione del fenomeno di illegalità. Nel novembre del 2010 il Consiglio dei Ministri dell’Unione ha adottato delle conclusioni chiedendo alla Commissione UE di proporre azioni per la tutela dei cani e gatti Europei. Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati al Parlamento Europeo di impegnarsi per:
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Introduzione del principio del divieto di uccisione di cani e gatti e sviluppo di programmi di prevenzione del randagismo con adeguati programmi di sterilizzazione degli animali randagi e di promozione della loro adozione nei singoli Stati Membri;
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Identificazione tramite microchip e registrazione obbligatoria negli Stati Membri collegata a un sistema di tracciabilità europea.
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Disincentivazione all’allevamento, alla riproduzione e divieto di vendita;
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Sostenere provvedimenti contro il traffico di cuccioli e i fenomeni illegali su animali da compagnia.
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3 - PER UNA EUROPA DELLA LIBERTA’ E NON DELLE PRIGIONI PER GLI ANIMALI
Nel 2011/12 un alleanza di 25 Organizzazioni non Governative, ha realizzato un’estesa investigazione, chiamata EU Zoo Inquiry, sullo stato di applicazione della Direttiva Europea sugli zoo, la n° 22/1999 ed ha identificato gravi violazioni nella maggior parte degli zoo in Europa. L’Italia è stata già condannata dalla Corte Europea di Giustizia nel luglio 2004 per aver mancato una corretta applicazione della Direttiva Zoo ed è stata poi soggetta ad una procedura di infrazione nel 2005 sempre sulla stessa Direttiva poi chiusa nel 2006.
Un sondaggio IPSOS ha dimostrato che il 68% degli italiani vorrebbe proibire i delfinari in Italia, ritenendo che non contribuiscano affatto alla conservazione della biodiversità e dell'ambiente, il 96% degli italiani si augura che in futuro la cattura dei delfini per essere esibiti nei delfinari e nei parchi di divertimento sia proibita. Nel 2012 e nel 2013 la LAV ha effettuato delle investigazioni nei delfinari italiani documentando gravi violazioni della Direttiva europea sugli zoo n. 22/1999 e del Decreto Ministeriale n. 469/2001 sulla gestione dei delfini in cattività che stanno pregiudicando gravemente la condizione di vita, dei 26 delfini detenuti nelle strutture italiane. Tali violazioni sono state sintetizzate nel rapporto ‘Delfinari nell’UE’ del 2013, dimostrando che l’attività prevalente dei delfinari è commerciale e di spettacolo anziché di conservazione ed educazione. E’ stata chiesta alla Commissione europea l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia e nell’ estate del 2012 un delfinario è stato chiuso per un’inchiesta sul maltrattamento dei delfini detenuti. Ogni anno nei circhi presenti in Italia si sfruttano a fini di intrattenimento alcune migliaia di animali esotici, alcuni importati, spesso illegalmente, altri provenienti da riproduzione.
Le esibizioni degli animali sono il risultato di un addestramento che si basa sulla violenza, fisica e psicologica, la paura e la privazione del cibo. Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati del prossimo Parlamento Europeo di:
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Promuovere una legislazione che renda l’Unione Europea libera dai delfinari e quindi contraria allo sfruttamento dei delfini a scopo commerciale e di intrattenimento;
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Sostenere una legislazione che renda l’Unione Europea libera dai circhi;
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Promuovere la corretta applicazione della Direttiva 22/1999 sulla protezione degli animali negli zoo e sostenere la sua revisione al fine di eliminare lo sfruttamento commerciale degli animali esotici in cattività;
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Garantire che tutti gli animali selvatici detenuti in cattività o utilizzati a fini di spettacolo siano inclusi nella Legge quadro europea sul benessere animale, di prossima elaborazione.
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4 - ANIMALI SELVATICI ED ESOTICI
Gli animali selvatici ed esotici sono protetti nella legislazione Europea per mezzo di alcune direttive quali la direttiva habitat o quella relativa agli uccelli selvatici o ancora la direttiva sugli zoo. Queste legislazioni pur avendo costituito un primo contributo alla protezione di questi animali, rendono urgenti e necessari nuovi interventi legislativi a tutela degli animali selvatici ed esotici. Le disposizioni previste dalla Direttiva 92/43/CEE "Habitat", unite a quelle contenute nella Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno dato vita a Rete Natura 2000, un rete ecologica diffusa in tutta l’Unione Europea, che rappresenta il principale strumento di tutela dell’ambiente. Nei siti che costituiscono Rete Natura 2000, l’attività venatoria è consentita, anche se, in taluni casi, sono previste alcune limitazioni. Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati del prossimo Parlamento Europeo di:
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Considerata la peculiarità di Rete Natura 2000 e preso atto dell’importanza che questa riveste nell’ottica della tutela dell’ambiente in tutta l’Unione Europea, l’attività venatoria venga bandita in tutte le aree che la costituiscono.
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Sostenere il divieto di importazione di animali esotici a fini di cattività e di detenzione ad uso personale ( compagnia) per prevenire la sottrazione di questi animali alle loro comunità originali nei luoghi nativi e dare un taglio netto alla cattività a scopo commerciale, prevenendo fenomeni di abbandono di animali esotici.
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Creazione un adeguato fondo per le attività contro il traffico di animali esotici e selvatici.
5 - SPECIE “INVASIVE ALIENE”
Nel 2013 la Commissione Europea ha presentato la “Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni volte a prevenire e a gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive”. La stima delle specie invasive presenti in Europa ammonta a circa 1.500. Per tutte queste la proposta di Regolamento prevede misure di eradicazione e di controllo numerico, mentre dispone il divieto di importazione e commercializzazione per sole 50 di queste specie considerate di “rilevanza unionale”. In particolare per gli animali dispone interventi di eradicazione e riduzione numerica “rispettosi del benessere animale”, che però si concretizzano unicamente nell’eliminazione fisica dei soggetti coinvolti.Chiediamo che il divieto di importazione e commercializzazione all’interno del territorio dell’Unione Europea, sia esteso a tutte le specie animali “invasive aliene” e che i metodi di contenimento, prevedano unicamente misure incruente, rispettose della vita e della sofferenza dei soggetti interessati.
6 - PER UNA NUOVA DIRETTIVA CHE FERMI LA VIVISEZIONE E INCENTIVI L’INNOVAZIONE E LA RICERCA SENZA USO DI ANIMALI
Si stima che il mercato globale della ricerca e produzione di test sostitutivi per valutare l’ impatto tossico delle sostanze chimiche sull’ uomo , che oggi si aggira intorno a circa 5 miliardi di dollari all’ anno, debba raddoppiare entro il 2017, raggiungendo un valore pari al settore che utilizza gli animali ( 10 miliardi di dollari all’ anno). A seguito di un progresso lento, inefficiente e costosissimo della ricerca farmacologica con utilizzo di animali, questo settore sta investendo sempre di più nell’ utilizzo e sviluppo di nuovi metodi innovativi senza uso di animali che permettono risultati rapidi e direttamente rilevanti sull’uomo. Lo sviluppo di strumenti innovativi e tecnologici senza uso di animali è sempre più utilizzato nel settore farmacologico tramite i bio-marcatori, sviluppo di nuove scienze come la biotecnologia , la biologia sistemica, della bio- ingegneria , robotica, la replicazione di organi in micro-chip . La partnership europea pubblico- privato sulla medicina innovativa ( IMI2) promossa dal programma di ricerca e innovazione UE, Horizon 2020 ( 2014-2020) , sta investendo 3 miliardi e mezzo di euro sulla ricerca con strumenti di riduzione e sostituzione dell’ uso di animali. Il programma di ricerca europea Horizon 2020, con un portafoglio finanziario di 72 miliardi, richiede agli Stati Membri un salto in avanti nel campo dell’ innovazione tecnologica puntando allo sviluppo di nuovi metodi alternativi. I ritardi in investimenti in questo settore e la mancanza di un agenda politica in questo campo hanno lasciato l’ Italia alla periferia dell’ UE per conoscenza, accesso ai mercati internazionali, valorizzazione del settore ricerca, e creazione di posti di lavoro. Nel 2013 più di un milione e 300.000 cittadini europei, sottoscrivendo la European Citizens’ Initiative ‘StopVivisection’, si sono espressi a favore della revisione della Direttive europea sugli esperimenti animali a favore delle metodologie alternative.
Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati:
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Di dare attuazione all’Iniziativa dei cittadini” STOP VIVISECTION, tramite una nuova norma che sostituisca la Direttiva 2010/63/EU, sostituendo l’utilizzo di animali con metodi alternativi e e prevedendo fra l’altro lo sviluppo degli strumenti di innovazione tecnologica nelle future legislazioni europee e finanziamenti associati ai soli metodi sostitutivi.
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Sostenere la prioritarizzazione dell’ uso di metodi alternativi validati disponibili ai metodi che utilizzano gli animali in tutti i campi legislativi.
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Promuovere il divieto di test sui prodotti per la detergenza della casa Sostenere da subito come altri Paesi, il divieto di sperimentazione sui grandi primati non umani.
7 - UN’ALIMENTAZIONE PER TUTTI, VEGETALE E SOSTENIBILE SUPERANDO L’ALLEVAMENTO INTENSIVO
Gli impatti dell’industria zootecnica su ambiente, acqua, salute economia e accesso al cibo, rendono urgente la revisione dei modelli alimentari animali. Sono necessarie politiche di sostituzione della produzione delle proteine animali verso le proteine vegetali e l’eliminazione di sussidi lungo tutta la filiera zootecnica. L’Europa può e deve favorire il consumo di proteine vegetali e sostenibili riducendo impatto ambientale, conseguendo anche gli impegni già assunti nei negoziati internazionali sul clima.Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati:
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Promuovere il progressivo superamento degli allevamenti intensivi basati su processi industrializzati e l’adozione di strumenti legislativi ed economici volti alla riduzione della produzione di proteine animali;
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Promuovere la progressiva eliminazione dei sussidi alle attività del ciclo di produzione e commercializzazione della carne che contribuiscono all’inquinamento, alla deforestazione, al cambiamento climatico e in generale allo spreco di risorse naturali.
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Incentivare il consumo di proteine vegetali come scelta responsabile e sostenibile da un punto di vista ambientale, economico, salutista ed etico.
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Sostenere l’emanazione di norme che prevedano standard obbligatori minimi di benessere che si applichino alle specie oggi prive di specifiche norme di tutela come mucche, conigli, tacchini e altri.
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Sostenere l’emanazione di una legislazione che vieti la clonazione degli animali per la produzione di cibo.
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Estendere in Europa il divieto di ingozzamento di anatre ed oche già vigente in Italia.
Ogni anno circa 6 milioni di animali da allevamento - bovini, ovini, suini ed equini - sono trasportati su distanze enormi in tutta Europa. Molti di questi viaggi possono durare più di 30 ore fino a giungere in alcuni casi fino a 70 ore. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha sottolineato che il trasporto sia una delle ragioni del diffondersi di malattie degli animali. Gran parte della sofferenza che è insita in lunghi viaggi potrebbe essere eliminata da una notevole riduzione dei tempi di viaggio ricorrendo alla macellazione il più vicino possibile agli allevamenti.
Chiediamo di sostenere la revisione della norma in vigore, l’introduzione di un limite massimo complessivo di 8 ore, una riduzione drastica delle densità di carico per gli animali e la fine del sostentamento pubblico all’apertura di nuovi macelli in zone lontane dagli allevamenti.
8- PER UNA EUROPA LIBERA DA ALLEVAMENTI DI ANIMALI PER PELLICCE
Negli ultimi anni, in Italia e in Europa, l’avversione dei cittadini (e dei consumatori) allo sfruttamento degli animali per la loro pelliccia è notevolmente cresciuta a seguito di una maggiore consapevolezza delle condizioni di privazione e sofferenza cui sono sottoposti gli animali “da pelliccia” (allevati o catturati).Nel 2012 il settore della pellicceria ha rappresentato solamente il 2,6% dei consumi di abbigliamento in Italia. Numerosi i provvedimenti anche di Paesi Membri che, in forma diversa, limitano o vietano l’allevamento di animali per la produzione di pellicce, come già fatto da: Gran Bretagna, Olanda, Austria, Danimarca, Irlanda del Nord, Scozia, Croazia, Bosnia, Slovenia, Svizzera, Svezia, Bulgaria, Germania. Il legislatore comunitario con il Regolamento CEE 3254/1991, ha già vietato l'uso di “tagliole” e il commercio di pellicce ottenute con tali dispositivi o comunque con metodi non conformi agli Accordi Internazionali per le catture “senza crudeltà”. E’ tuttavia necessario ricordare che tali Accordi Internazionali (siglati con Canada, USA e Russia), in fase di implementazione si sono tramutati in una vera e propria deroga illegittima all’uso della tagliola. Il Ministero della Salute, Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, ha già dichiarato come non idonei i metodi di cattura impiegati nell’ambito di tali Accordi Internazionali. Chiediamo alle forze politiche ed ai candidati:
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Di sostenere l’armonizzazione del mercato interno, estendendo a livello comunitario il divieto di allevamento di animali per la principale finalità di ottenere pellicce.
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Al fine di assicurare la concreta applicazione, senza concedere alcuna deroga, del Regolamento CEE 3254/1991, annullare gli Accordi Internazionali per la catture “senza crudeltà” siglati con Canada, Russia, USA (G.U.C.E.: L42/43 del 14 febbraio 1998; L219/26 del 7 agosto 1998);
La Federazione Associazioni Italiane Diritti Animali e Ambiente è composta da: Aiutiamo Fido, Noi Animali Onlus, Animali&Ambiente, City Angels, Tartamondo, IHP, L’Arca della Valle, Marevivo, Sos Levrieri, Eolo a 4 Zampe, Frida’s Friends, SOS Gaia, Chiliamacisegua, Enpa, LAV, Lega nazionale per la difesa del cane, Leidaa, Oipa.
UN'EUROPA AMICA DEGLI ANIMALI È DAVVERO POSSIBILE!
Oltre cinquecento milioni di persone il 25 maggio eleggeranno i membri del nuovo Parlamento Europeo e daranno il via al rinnovamento delle Istituzioni comunitarie che guideranno l’Europa fino al 2019.
Gli animali non vanno alle urne, ma i loro compagni di vita umani sì, e decideranno, con il loro voto, se gli animali potranno contare su parlamentari che ne hanno a cuore le loro sorti e i loro diritti.La politica ha seminato qualunquismo e pessimismo, ma la nostra capacità di far contare gli animali alle elezioni sono un’opportunità che dobbiamo cogliere per costruire la casa dei diritti degli animali!Chiudiamo una legislatura in cui gli animali sono stati oggetto di interminabili discussioni, valutazioni sugli impatti sulle attività economiche, reportage in cui lo sterminio e la barbarie sono state le brutali e peraltro inutili, risposte contro del randagismo.
Oggi, con le altre associazioni animaliste, abbiamo presentato le nostre richieste alle forze politiche, la nostra idea dell’agenda della prossima legislatura, le proposte per fare dell’Europa un luogo migliore per decine di milioni di animali.
Le nostre domande di libertà per gli animali, sono le stesse di quell’82% (Eurobarometro) di cittadini UE che chiede maggiore rispetto per gli animali anche se questo penalizza l’economia, le stesse di quel 81,6% (Eurispes 2014) di cittadini italiani che dicono il loro no alla vivisezione o quel 96% (IPSOS 2012) di italiani che è contrari alla cattura di un delfino per rinchiuderlo in un delfinario o ancora quel 85.5% di cittadini contrari alle pellicce.
Noi questa sensibilità l’abbiamo costruita con anni di battaglie, di idee prima derise e poi accolte dalla gente, nelle piazze del Paese e nel rapporto che promuoviamo con gli altri animali.Abbiamo un’idea di Europa davvero dalla parte degli animali, conosciamo la loro sofferenza, sappiamo quanto rappresentano nella vita di noi umani per la loro capacità di essere esseri viventi vicini e capaci di farci sentire la loro empatia.
Oggi, al di là di punti programmatici, chiediamo alla politica la responsabilità di rappresentare i cittadini e la loro nuova idea di Europa, quella dei diritti, del rispetto della vita e di un nuovo rapporto con gli altri esseri viventi.
Noi questa idea l’abbiamo messa come patto fondante della nostra associazione, 35 anni fa. Sappiamo che ci vuole coraggio ad immaginare un futuro di questo tipo: alla politica la capacità di cogliere questa strada maestra di libertà, per una Europa, finalmente, dalla parte degli animali.
Roberto Bennati, vicepresidente LAV
DIPARTIMENTO PER IL SOCIALE E LA SOLIDARIETÀ DI FORZA ITALIA
DIVISIONE AMICI ANIMALI
Il nostro programma politico in 45 Proposte di legge presentate a prima firma dell' on. Michela Vittoria Brambilla in tema di tutela del benessere degli animali e dei loro diritti, sostegno alle loro famiglie, rispetto dell’ambiente.
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Istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico per la cura degli animali di affezione (315)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Codice delle disposizioni per la tutela degli animali di affezione, la prevenzione e il controllo del randagismo (286)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifica all'articolo 9 della Costituzione, in materia di tutela del benessere degli animali (306)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifiche agli articoli 9 e 117 della Costituzione, in materia di tutela degli animali, degli ecosistemi e dell'ambiente (1748)(presentata il 29 ottobre 2013, annunziata il 30 ottobre 2013)
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Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità di spese sostenute per la cura di animali da compagnia (309)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, concernenti l'armonizzazione dell'aliquota dell'imposta sul valore o relativa ai prodotti per l'alimentazione degli animali da compagnia (799)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Disposizioni per la revisione degli elementi di spesa indicativi di capacità contributiva relativi agli animali di affezione (310)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Introduzione dell'articolo 2-bis della legge 14 agosto 1991, n. 281, e altre disposizioni per garantire il libero accesso degli animali domestici sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici e privati (451)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Istituzione dell'Ufficio del Garante per i diritti degli animali(307)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di delitti contro gli animali (308)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Disciplina delle attività e delle terapie assistite dagli animali(313)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Disposizioni in materia di disciplina anagrafica per contrastare il fenomeno dell'abbandono degli animali di affezione (316)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Introduzione dell'articolo 155-septies del codice civile, concernente l'affido degli animali di affezione in caso di separazione dei coniugi (795)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Introduzione dell'articolo 586-bis del codice civile, concernente l'affido degli animali di affezione in caso di morte del proprietario o detentore (796)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Modifica all'articolo 844 del codice civile, in materia di immissioni sonore da parte di animali (797)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Introduzione dell'articolo 2911-bis del codice civile, concernente il divieto del pignoramento degli animali domestici (798)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Disposizioni per la tutela del benessere degli animali di affezione (801)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Divieto di detenzione alla catena per gli animali di affezione(1507)(presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013)
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Introduzione del titolo XIV-bis del libro primo del codice civile e altre disposizioni per la tutela degli animali (960)(presentata il 16 maggio 2013, annunziata il 17 maggio 2013)
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Modifiche agli articoli 3 e 5 della legge 14 agosto 1991, n. 281, concernenti l'istituzione dell'anagrafe dei gatti (803)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Disposizioni per favorire la realizzazione di aree destinate a parco per i bambini, gli anziani e gli animali d'affezione (450)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Norme sulla riabilitazione attraverso l'utilizzo del cavallo (ippoterapia) (314)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Norme per la tutela degli equini e loro riconoscimento come animali di affezione (322)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Divieto di macellazione e di consumo delle carni equine (320)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Disposizioni per la tutela dell'integrità fisica e psichica degli equini (321)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Riconoscimento degli equini quali animali di affezione (323)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Norme per garantire l'opzione per la dieta vegetariana e la dieta vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati(324)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifica all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, in materia di svolgimento di di educazione alimentare e di diffusione della cultura vegetariana e vegana nell'ambito dell'insegnamento scolastico (458)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Norme in materia di tutela degli animali destinati all'abbattimento e alla macellazione (319)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Divieto dell'impiego di sistemi intensivi per l'allevamento degli animali (455)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Disposizioni per la protezione degli animali durante il trasporto per la macellazione (456)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Norme per la tutela del benessere degli animali destinati alla macellazione (457)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)Norme in materia di abolizione e riconversione dei parchi zoologici, dei centri acquatici con animali e dei delfinari (452)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Divieto dell'utilizzazione di animali in feste, spettacoli e manifestazioni, anche legate alla tradizione, che comportino il loro sfruttamento e il rischio di lesione della loro integrità fisica e psichica (453)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Divieto dell'utilizzazione di animali in circhi, spettacoli e mostre viaggianti (454)(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)
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Divieto dell'utilizzazione di animali in spettacoli e manifestazioni popolari (800)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Divieto di sperimentazione sugli animali e misure per il sostegno dei metodi sostitutivi di ricerca (287)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Delega al Governo per il recepimento della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (311)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifiche all'articolo 3 della legge 12 ottobre 1993, n. 413, in materia di obiezione di coscienza alla sperimentazione animale(312)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce (288)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Modifiche all'articolo 842 del codice civile e alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di abolizione del diritto di accesso al fondo altrui per l'esercizio della caccia (317)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Divieto della pratica della caccia nel territorio nazionale (318)(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
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Divieto dell'attività venatoria finalizzata all'abbattimento selettivo di animali, nonché del ripopolamento faunistico (802)(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
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Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente, nonché delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni riguardanti gli illeciti in materia ambientale (1506)(presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013).
FI, BRAMBILLA: “SVOLTA ANIMALISTA? QUESTI ARGOMENTI SONO SEMPRE STATI CONSIDERATI DI SERIE A” "TUTTE LE FORZE POLITICHE SOSTENGANO QUESTE BATTAGLIE DI CIVILTÀ"
“Non chiamatela svolta animalista, questi argomenti sono sempre stati considerati di serie A”. Lo ha ribadito oggi l’on. Michela Vittoria Brambilla, responsabile del Dipartimento di Forza Italia per il sociale e per la solidarietà, illustrando le principali proposte di legge a sua prima firma sulla tutela di tutti gli animali, la promozione della convivenza con quelli più vicini a noi e la salvaguardia dell’ambiente.“Ci sono argomenti – sottolinea l’ex ministro - che interessano alla gente, altri che interessano solo alla politica. Il presidente Berlusconi sa che cosa interessa alle persone, mentre la politica, indifferente ed autoreferenziale, da sempre relega temi come il benessere degli animali, i loro diritti, le necessità e i problemi di chi li considera come membri della propria famiglia tra le questioni di serie C. Noi crediamo invece che siano di serie A e lo diciamo con chiarezza.Ma l’attenzione a certi temi non è una novità. “Mi fa un po’ sorridere – spiega l’on. Brambilla - che si parli di “svolta animalista”di Forza Italia, come se fosse una scoperta dell’ultimo minuto. Non è così. Nell'ambito del Dipartimento di Forza Italia per il sociale e per la solidarietà a me affidato, è nata, su impulso del presidente, anche la divisione “Amici animali". E’ lo strumento con cui intendiamo contribuire a dare una risposta alle istanze e alle esigenze di chi divide la propria vita con uno o più animali domestici: sono tante le iniziative sul territorio alle quali stiamo lavorando in sinergia con i club, anche su sollecitazione dei numerosissimi cittadini che si sono già rivolti a noi.La divisione, inoltre, avrà il compito di promuovere e sostenere a tutti i livelli (Parlamento e assemblee regionali) le iniziative legislative di Fi nelle materie di competenza e quelle amministrative dei nostri eletti negli enti locali. Insomma, sosteniamo un programma politico già strutturato ed espresso nella forma propria dei progetti di legge. Alla Camera ne ho depositati ben 45 come primo firmatario, per tutelare tutto gli animali e i loro diritti, rendere più facile la vita di chi convive con cani e gatti, difendere il nostro patrimonio naturale”.“E’ un programma – prosegue - davvero a vasto raggio. Si va da una inderogabile riforma costituzionale - per includere la salvaguardia di tutti gli ecosistemi tra i beni tutelati dalla Carta fondamentale ed accogliere il principio, sancito dal trattato di Lisbona, del riconoscimento degli animali come esseri senzienti – fino ad una serie di provvedimenti destinati ad incidere positivamente sulla vita dei proprietari di animali domestici e dei loro piccoli amici. Tra questi, l’introduzione di un sistema mutualistico per la salute dei cani e gatti delle famiglie meno abbienti, l’ampliamento della detraibilità delle spese sostenute per il loro mantenimento, l’estensione agli alimenti per animali domestici dell’aliquota IVA agevolata, il libero accesso dei nostri piccoli amici nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”.“A tutto ciò – ricorda ancora l’ex ministro - si affiancano battaglie di civiltà come quella condotta per vietare gli allevamenti di cani, gatti e primati destinati ai laboratori, trasformando in legge lo slogan “Mai più Green Hill”. E le altre che rappresentano fronti sempre aperti: contro lo sfruttamento degli animali nei circhi, contro gli allevamenti di animali da pelliccia (ormai vietati in molti paesi europei), contro ogni forma di violenza a danno degli animali, per norme più severe sul maltrattamento e per la promozione di una cultura veg e comunque di stili di vita più rispettosi dell’ambiente”."Nel nostro paese si sta finalmente affermando una nuova coscienza di amore e di rispetto per gli animali e i loro diritti, si combatte una battaglia di civiltà alla quale abbiamo contribuito e vogliamo continuare a contribuire. Mi auguro che anche tutte le altre forze politiche scelgano di elevare questi temi al livello di priorità nella loro agenda parlamentare e di governo: insieme potremo essere più efficaci. A noi animalisti, infatti, interessano i fatti concreti, vogliamo vincere le nostre battaglie in difesa di chi non ha voce. E chiunque abbia intenzione di contribuire sarà ben accetto ed apprezzato".Riferimenti: divisione "Amici Animali - dipartimento per il sociale e la solidarietà di Forza Italia", piazza San Lorenzo e Lucina, Roma. Tel 06.6731374, per info amicianimali@forzaitalia.it
DIPARTIMENTO PER IL SOCIALE E LA SOLIDARIETA’ - DIVISIONE ANIMALI
FIDO E MICIA IN BREVE
I cani registrati all’anagrafe canina sono 7.015.460 (1 aprile, MinSalute)
Ingressi di cani nei canili sanitari: 104.142 (2011, MinSalute)
Gatti sterilizzati: 68.382 (2011, MinSalute)
Cani randagi sul territorio: non esistono stime attendibili, parliamo comunque di centinaia di migliaiaItaliani che possiedono uno o più animali domestici (in percentuale): 39,4 per cento (Rapporto Italia 2014 dell’Eurispes)
Di questi possiedono cani il 53,7 per cento, gatti il 45,8 (stessa fonte)
I NUMERI DI FIDO E MICIA
I cani registrati all’anagrafe canina sono 7.015.460 (1 aprile, MinSalute)
Ingressi di cani nei canili sanitari: 104.142 (2011, MinSalute)
Gatti sterilizzati: 68.382 (2011, MinSalute)
Cani randagi sul territorio: non esistono stime attendibili, parliamo comunque di centinaia di migliaia
Cani ospitati nei canili: 150 mila (stima circolante su internet)
Italiani che possiedono uno o più animali domestici (in percentuale): 39,4 per cento (Rapporto Italia 2014 dell’Eurispes)
Abbandoni: 80.000 gatti e 50.000 cani in media all’anno (stime Lav)
Di questi possiedono cani il 53,7 per cento, gatti il 45,8 (stessa fonte)
Valore del mercato internazionale del pet food: 94 miliardi di dollari (2012, Rapporto Assalco-zoomark 2013)
di cui 67 solo di alimenti per cani e gatti (in crescita del 2,5 per cento rispetto al 2011)
Fatturato degli alimenti per cani e gatti in Italia (2012): 1.735,5 milioni di euro, in crescita del 2,1 per cento rispetto al 2011 (Rapporto Assalco-Zoomark)
Spese per gli animali: Il 50 per cento di chi possiede un animale (52,1%) spende in media meno di 30 euro al mese per il suo fabbisogno nutrizionale, igienico e sanitario, il 32,8% fino a 50 euro mensili, mentre la restante parte si divide tra il 10,9% di quanti spendono una cifra che va dai 51 ai 100 euro, il 2,1% di chi spende da 101 a 200 euro, l’1,4% di coloro che spendono un importo compreso tra 201 e 300 euro e un’esigua minoranza, lo 0,2%, che non bada a spese, andando oltre i 300 euro al mese (Eurispes Rapporto Italia 2014).
Le spese per il cibo (basta 1 euro al giorno): Più della metà di chi ha un animale domestico (55,1%) afferma di riuscire a nutrirlo con meno di 30 euro al mese, mentre il 29,8% spende da 31 a 50 euro, il 10,9% da 51 a 100 euro, il 2,6% da 101 a 200 euro.(stessa fonte)Le spese per la salute: la maggior parte dei padroni (il 69,1%) spende per visite dal veterinario ed eventuali medicine una cifra contenuta entro i 100 euro l’anno. Circa un quinto (18,8%) spende dai 101 ai 200 euro, mentre si assottiglia la quota di quanti mettono mano al portafogli in maniera più consistente: il 6,7% spende dai 201 ai 300 euro e il 2,6% oltre 300 euro l’anno (stessa fonte)
Visto dai veterinari1/ Le cure agli animali: L’82,8% dei veterinari riscontra spesso una cura adeguata degli animali, il 2,2% sempre, mentre un 14,8% si dimostra più critico rispondendo “raramente”.
La crisi colpisce pesantemente anche i nostri piccoli amici: la larga maggioranza del campione riferisce che i proprietari di animali hanno ridotto le spese veterinarie, per il 52,1% abbastanza, per il 34,7% (oltre un terzo) addirittura molto. Solo il 12,9% parla di una lieve riduzione. (Sondaggio Eurispes in collaborazione con la Fnovi)
Visto dai veterinari 2/ Diminuisce la diponibilità ad adottare: Il 47,2% dei veterinari dichiara che la disponibilità dei clienti ad adottare animali, rispetto a qualche anno fa, è rimasta stabile, ma un rilevante 44,3% sostiene che è diminuita; solo per l’8,5% è invece
aumentata.(stessa fonte).
Detrazione fiscale massima per le spese veterinarie: 49 euro.Iva sulle prestazioni veterinarie: 22 per cento.







